19 settembre 2003, serata al Planetario di Ravenna

Paolo e il tuo telescopio Il Nextar di Valter Gianni ed il suo specchio da 200 Marco Considerato l'ottimo successo dell'osservazione pubblica di Marte del 29 agosto, la programmata osservazione pubblica "standard" del Planetario è stata trasformata in una seconda serata dedicata a Marte, unendo le forze dei gruppi astrofili ALPA e ARAR.

Mancava ovviamente l'"effetto telegiornale", che aveva portato tante persone a osservare l'opposizione di agosto.

Era stato compensato, nei limiti del possibile, da un trafiletto sul Resto del Carlino e dalla pubblicità fai-da-te, volantini in qualche bar ed edicola, avvisi via email a soci e simpatizzanti e via discorrendo.

Le osservazioni hanno avuto inizio alle 21, con Marte già alto sopra gli alberi che cingono i Giardini Pubblici.

Già dalle prime occhiate al telescopio si capiva che la serata era veramente "giusta", un seeing ottimo, diciamo almeno 7/10, che consentiva ingrandimenti di 150/180x con immagine ferma.

Tutti, bambini, giovani e meno giovani, principianti o esperti che fossero, hanno potuto vedere distintamente la calotta polare Sud e le macchie scure sul pianeta, una delle quali era Solis Lacus, detto anche l'Occhio di Marte.

Gli ospiti che abbiamo avuto in tutto l'arco della serata hanno potuto usufruire di 6 telescopi sistemati nello spazio antistante il Planetario:
l'ETX 105 di Cristina e Fiorenzo, il rifrattore da 102 di Paolo Morini, il Nexstar 5 di Valter, lo specchio da 200 di Gianni, il Maksutov di Marco e un altro rifrattore da 102, uno degli strumenti sociali dell'ARAR . Completavano la spedizione Ilario, Tito, Paolo Alfieri, Davide, Rosanna, Iader e Valerio che si sono prodigati a dare spiegazioni agli intervenuti.

La visione di Urano, nonostante il soggetto fosse abbastanza elusivo - soprattutto l'immagine era molto meno luminosa rispetto a Marte e il disco del pianeta non era facilissimo da cogliere con un'occhiata fugace - ha acceso la fantasia dei presenti.

Inoltre, il fatto di sapere che Urano ha un diametro pari circa a 8 volte quello di Marte, e vederlo così piccolo e "pallido" rispetto al Pianeta Rosso, ha reso bene l'idea di quanto sia grande il sistema solare.

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